Artravelling: Valencia

lunedì 14 aprile 2008

Valencia

15 maggio 2008 - 18 maggio 2008



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Informazioni


Il nostro hotel.

Scaricare gratuitamente la piantina della città.

Un assaggio di tapas alla Cerveceria 100 Montaditos.

La piantina della metro.

Aggiornamenti sul Barrio del Carmen.

E infine la Città della Scienza.


Partiamo per Valencia alle improponibili 6:20 del mattino ormai rassegnati ai classici 40 minuti di treno del malpensa express. La nostra compagnia lowcost questa volta è la Vueling.com che ci accoglie con un simpatico ritardo di una ventina di minuti. Fortunatamente grazie al mezzo fallimento dell'Alitalia i voli partono dal terminal 1 e ci fa risparmiare un po' di fatica. L'aereoporto si dimostra comunque sempre all'altezza della sua fama, stipando tutti i passeggeri del volo su un bus per raggiungere l'aereo che si trova a dieci metri di distanza!

Giunti a Valencia, la città ci accoglie invece un piccolo aereoporto perfettamente organizzato, in pochi minuti siamo già sulla metro che, in circa 20/25 minuti ci deposita in centro, costo totale del trasporto €1.80! Dall'areoporto ci sono la linea metro 3 o 5, fanno lo stesso percorso per parecchie fermate, per poi dividersi in due diramazioni.

Il nostro albergo si trova a due passi dalla fermata Colon, in Calle Correos, una traversa della Plaza Ayuntamento. Mai scelta fu più azzeccata. Abbiamo deciso di investire qualche soldo in più del solito (doppia ensuite con colazione € 79 a notte) perchè dopo spasmodiche ricerche qualche mese prima avevamo trovato solo posto in zone periferiche. I mezzi di trasporto a Valencia lasciano alquanto a desiderare: la metro e i tram collegano poche zone della città e gli autobus passano raramente e in alcuni casi l'ultima corsa è alle 23.

Abbandonati i bagagli ci fiondiamo alla scoperta della città. Una prima tappa alla Cerveceria 100 Montaditos per riscoprire quanto è buono mangiare in Spagna. Si può scegliere tra centinaia di panini diversi, ma se si conosce poco la lingua consiglio di scegliere l'offerta 6 montaditos più le bibite, sono già un ricchissimo spuntino.

Valencia è una città molto particolare, forse per il fatto che si trova in mezzo tra Barcellona e l'Andalusia due spettacolari bellezze, può sembrare anonima e poco attraente. Dal punto di vista architettonico non colpisce immediatamente con particolari bellezze; sono concentrate nel centro cittadino, le principali attrazioni come Plaza de la Reina, Plaza de la Vierge e Plaza Ayuntamento, la stazione del Norte con a fianco la Plaza de Toros. Noi in mezza giornata, girando a caso, le abbiamo viste tutte.




Il giorno successivo è stato interamente dedicato alla Città delle Arti e delle Scienze. Partendo da Viale Colon abbiamo percorso i Giardini del Turia fino alla Città. Chiamato El Rio, ovvero ex letto del fiume Turia, per salvare la città da una terribile inondazione degli anni '60, è stato deviato fuori citta'. Il letto del fiume è stato dunque trasformato in un magnifico parco, pieno di piste ciclabili, strutture sportive. E' un'esperienza bellissima passeggiare per questi giardini infiniti, passando sotto a ponti a volte moderni a volte antichi.

La Città delle Arti e delle Scienze sorge nella parte più nuova e moderna di Valenzia, attorniata da grandi palazzoni. Il complesso è spettacolare!
Progettato dall'architetto Santiago Calatrava, una meravigliosa struttura moderna in un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all'interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Il polo è composto da: l'Oceanographic (l'acquario è molto bello e ricco di pesci provenienti da tutti i mari del mondo). All' interno del parco oceanografico vi anche un bellissimo delfinario, compreso nel prezzo di entrata, un Museo della scienza (possibilita' di riprodurre ogni esperimento), l'emisferico (cinema 3d IMAX) e il palazzo delle arti della Regina Rofia (quest'ultimo, nel 2007, completato ma non ancora aperto).



Per la visita è possibile acquistare un biglietto complessivo (€30.50) o un biglietto combinato (circa €25) che da diritto a visitare due attrazioni (Oceanografic più un museo). Noi abbiamo preferito il biglietto singolo per Oceanografico di €23. Per arrivare alla Città sono disponibili due bus (il 95 e il 35) che si prendono in Av. de Jacinto Benavente. Noi abbiamo provato a usarli per una visita notturna, ma passando ogni tanto e l'ultima corsa è alle 22:55, diventava molto scomodo. Meglio allora un taxi (costo medio €6) da prendere sempre sulla circonvallazione.



L'oceanografico vale veramente una visita. Oltre all'architettura del luogo e alla quantità di peschi e uccelli da vedere, la vasca dei beluga e delle foche vale il prezzo intero del biglietto! Consiglio vivamente di evitare i giorni festivi. Rispetto all'acquario di Genova, che offre un percorso tipo museo, l'oceanografico è pensato come un parco di divertimenti per bambini. Per mangiare, il parco offre un ristorante supertecnologico sottomarino, con dei prezzi inaccessibili, e un fastfood con del cibo immangiabile (abbiamo rimpianto MacDonald). Mentre la zona delle vasche è perfettamente tenuta e organizzata, la zona ristoro è lasciata al completo abbandono, con tavoli pieni di avanzi e sporcizzia per terra. I tavoli sono poi talmente pochi che la maggior parte delle comitive sono costrette a bivaccare sedute per terra al sole.



Usciti dall'oceanografico, frastornati dalla quantità infinita di bimbominchia urlanti, ci dirigiamo verso il mare. Raggiungere una metro è un'impresa disperata data la distanza. Una volta giunti in una stazione aspettiamo 28 minuti per l'arrivo di un mezzo. La zona marittima non ci dice molto. Una fila infinita di ristorantini stracolmi di turisti che si affacciano su una spiaggiona libera altrettanto infinita. Prendiamo un tram per tornare in centro. La periferia di Valenzia è veramente squallida e abbandonata, in fortissimo contrasto con le viuzze vive e colorate del centro città.


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