Artravelling: Aringhe, from Amsterdam

giovedì 3 giugno 2010

Aringhe, from Amsterdam


Ieri, mentre organizzavamo il nostro prossimo tour gastronimico (in belgio stavolta) mi sono resa conto che non ho ancora scritto il resoconto di Amsterdam, una serie di appunti su quello che c'è di sfizioso da gustare in questa bella città, così rimedio subito. La mia prima visita, nel lontano '99, è stata segnata da cibo spazzatura (soprattutto KFC), grandi abbuffate di thailandese, localizzate soprattutto nella zona rossa, dove si trova la maggiore scelta di ristoranti etnici, dell'oramai famosissimo Febo, un take away di ottime crocchette farcite che non vedevo l'ora di riassaggiare. Amsterdam a livello architettonico è stupenda, anche se non ha monumenti che si ricordano particolarmente, con i suoi canali, i suoi filari infiniti di casette da favola, i suoi ponti, rappresenta una splendida occasione di passeggiare e perdersi, girovagando senza meta, approfittando delle scoperte ad ogni angolo. Quindi più che consigli su dove mangiare vorrei descrivere le zone da cui partire per fare nuove scoperte... Per farsi un'idea più chiara qui c'è la mappa aggiornata.



 
 
 
 
 
 

Albert Cuypmarkt: Un mercato imperdibile per gli amanti del genere e da girare se si è alla ricerca di sfiziosità freschissime. Non è proprio un mercato come lo intendiamo in Italia, le bancarelle si snodano tutte in Albert Cuypstraat e fanno da vetrina ai negozi della via, infatti la maggior parte ha lunghissimi "retrobottega" pieni di mercanzia. Girare per il mercato può essere un'esperienza molto caotica dato l'affollarsi continuo di gente ad ogni ora, ma vale assolutamente la pena fermarsi nelle vie perpendicolari piene di baretti con tavolini all'aperto, ideali per un pranzo veloce. Qui si possono trovare panini e croissant freschissimi, pannekoken dolci o salati, la zuppa di piselli con crostini, ma soprattutto è un'esperienza assaggiare le aringhe crude del volendamse vishandel (35 Eerste van der Helststraat) per provare tutto il gusto del mare del nord (ecco la diapositiva del momento della scoperta). Per chi ama come me i negozi di casalinghi, irrinunciabile una visita a un piccolo negozietto gestito da due anziane signore che vende articoli graziosissimi (si trova all'angolo con la prima traversa). Altra meta irrinunciabile per chi ama libri e cucina è una piccola libreria "De Sperwer" un piccolo angolo di paradiso con una stupenda cucina accessoriata dove si svolgono corsi di cucina e fornitissima di libri di gastronimia rigorosamente in lingua originale. Una volta finito di pranzare e visitare il mercato si può tornare in centro percorrendo Ferdinand Bolstraat, qui tra tanti graziosi cafè si trova il "de taant van m'n Tante" un anacronistico cafè specializzato in torte decorate e cupcake perfetto per la merenda!

Rembrandtplein: Zona ricchissima di locali e coffeshop con un'atmosfera particolarmente vivace e giovane. Ci si può sedere ai tavolini in uno dei tanti cafè oppure approfittare di una visita al Marqt per assaggi gratuiti di prodotti tipici ed acquistare uno dei tanti mini pranzi pronti da gustare sulle panchine sotto lo sguardo vigile della statua di Rembrendt. Da lì, percorrendo Reguliersbreestraat, dove si trova il ristorante cinese più grande del mondo!, si raggiunge il Sigel e il Bloemenmarkt l'ultimo mercato dei fiori galleggiante. Per gli acquisti è un po' una trappola per turisti ma è molto carino da visitare.


Spui: Altra zona che abbiamo adorato è tutta la via dello Spui con annessa piazzetta. Questa zona è sempre attiva, sia di giorno che di sera ed offre una sacco di locali, soprattutto pub, ristorantini e locali d'epoca. Al centro della piazza ci sono la moltituidine di tavolini metallici dell'Esprit, mentre sul lato opposto si può godere della vista sul canale e sull'imponente De Krijtberg. In questa piazzetta si volgono mercatini dell'antiquariato e di libri antichi. Se si vuole sfuggire al caos di questi eventi basta infilarsi in una porticina proprio di fronte ai tavolini dell'Esprit. Qui ci si immerge nella calma del Begijnhof, un piccolo quartiere dall'atmosfera raccolta, lontani dai rumori del traffico, dove passeggiare nel verde.




Leidseplein: Altra piazza considerata, a ragione, uno dei centri della vita notturna della città lontana dallo stereotipo del quartiere rosso. Nelle strade parallele è possibile trovare un'infinita varietà di locali, pub, ristoranti, discoteche, tanto da avere l'imbarazzo della scelta. Per fare qualcosa abbiamo fatto il pieno di cibo da asporto, tra cui le croccantissime patatine doppia frittura e i waffer al cioccolato, ed abbiamo mangiato al tramonto su una panchina in uno dei canali della zona, esperienza molto rilassante. Nonostante la presenza di tanti locali abbiamo notato che i giovani che vivono ad Amsterdam preferiscono passare le loro serate in barca. Infatti non è raro vedere imbarcazioni, sia ormaggiate che in movimento, che accolgono gruppi di ragazzi organizzati con grandi quantità di birra e musica. Credo sia un bel modo per vivere appieno una città come questa, lontano dal caos dei turisti, approfittando delle bellezze dei canali.


 
 


Quartiere rosso: Ho lasciato per ultimo questo quartiere nonostante ci abbiamo soggiornato e ci abbiamo passato una lunghissima serata a fare pub crawl. Come mi era già successo in passato la sensazione generale di questa zona è di divertimento forzato, troppo turistico e fasullo, e per i miei gusti non ha più il fascino che aveva la prima volta che l'ho visitato. Per fare un paragone è un po' come tornare a gardaland da adulti, si nota troppo che tutto è fatto di cartapesta. Con questo non voglio dire che non vale una visita, anzi, ci sono scorci sui canali assolutamente unici, in Warmoesstraat si trovano le migliori panetterie/pasticcerie per una colazione super (da provare i croissant e gli scones di De BakkersWikel) e il De Waag è uno dei locali storici più belli e di atmosfera.
Concludo con un paio di considerazioni. Amsterdam è stupenda, bellissima e caotica di giorno, divertente e varia la sera. Ho provato la stessa sensazione di città a misura d'uomo che mi ha lasciato copenhagen. Ammetto che alla fine tutte quelle bici cominciavano a darmi sui nervi, soprattutto per il modo spericolato con cui si fanno largo nella folla, ma fa parte del fascino credo. Comunque se ci dovessimo tornare sarà per visitare il resto del paese e per rigustare le meravigliose e freschissime aringhe!

8 commenti:

Unknown ha detto...

senti, bellissimo.
Adoro amsterdam, anche se ci manco da tanto ormai.
Giro il tuo post alla mia amica Paola che ci va quest'estate per due settimane.
Spero che le info mi varranno un regalo!!
Daniela

Chiara ha detto...

Due settimane, che bello! però del regalo si fa a metà! ;)

Alex ha detto...

Ci sono stata a 16 anni, ricordo vaghissimo. È una delle prossime mete che mi sono prefissa. E questa guida è già tra i preferiti :-)
Mi sono innamorata della foto delle case bianche con la staccionata e gli alberi in fiore. Stupende tutte, quella di più :-)

Artravelling ha detto...

Quando vai mangia un'aringa per me :)

Semidipapavero ha detto...

Bellissimo regalo questo! Che bei ricordi, partirei adesso con me stessa e basta! Il panino con l'aringa l ho fatto assaggiare al marito dicendogli" NOn puoi lassciare l'Olanda senza averlo mangiato", ma il crudo assale il palato stordendolo...solo la piccola di 4 annio ha gradito:)

Anonimo ha detto...

Complimenti per il reportage e le foto, spero di andarci presto! Buon weekend, Ancutza.

Artravelling ha detto...

Grazie! Buon week end anche a te! :)

amzterdam ha detto...

Bellissimo reportage, fotografie meravigliose che rendono giustizia all'atmosfera della città, tanta invidia ed un solo appunto...a me le aringhe olandesi non sono piaciute molto.
Le ho mangiate a Marken e mi son sembrate agrodolci... :-)