Kyoto è una città piena di scorci straordinari. Se inizi a passeggiare per una via qualunque fatichi a tenere un itinerario preciso perchè mille altri particolari ti attraggono e finisci per fare zig zag ovunque impiegandoci ore ad arrivare nel punto prefissato. Un tempio improvviso, piccolo, adorabile con uno splendido ciliegio in fiore e tante graziose statue; un negozietto pieno di dolciumi colorati (a volte non proprio commestibili per i miei gusti) ma fantastici alla vista, con vecchine centenarie come commesse con i loro abiti tradizionali; ristorantini nascosti, con pavimenti in legno scuro e tendine colorate che risplendono al sole; insomma lo sguardo si perde in ogni angolo. Se Tokyo è moderna e contraddittoria, Kyoto è tradizionale e seriosa. Le case e i palazzi in centro sono spesso bassi e in legno, in un insieme armonioso ed arioso, circondato da colline verdi. Lo devo dire, preferisco Tokyo. La città è splendida, ci si sente veramente immersi in Giappone tradizionale forse più vero, ma boh, più calmo, meno simpatico e vivo. Detto questo, il resto è una gioia per gli occhi!
Con il nostro tempo a disposizione siamo risciti a visitare solo i templi della parte est, e sono comunque tanti, ma essendo uno attaccato all'altro, la visita diventa una bella, lunghissima, passeggiata. Per non parlare della quantità di gradini! Un giro per il quartiere di Gion cercando un posticino dove mangiare qualcosa di caldo, visto che pensavamo di trovare la temperatura di Roma ma ci siamo ritrovati con vestiti leggeri a -2° e tanta pioggia. Ah! la primavera piovosa, che gioia! Ogni tanto usciva un poco di sole, per una mezz'oretta scarsa, e via di nuovo l'uragano con pioggia e vento. Sulla collina si gode una splendida vista dei tetti della città. E' possibile incontrare persone in abiti tradizionali. Non abbiamo visto vere geishe ma tanti ragazzi (soprattutto ragazze) con il loro abiti colorati godersi una bella passeggiata in una giornata di festa.
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